“Che il viaggio, che il mio viaggio abbia inizio…” Così cominciava l’avventura, parecchi anni fa. Riprendo da qui per portare avanti un sogno che da troppo tempo ho lasciato cadere, dimenticato nel cassetto. Il viaggio è tutto nella mia testa, nei miei pensieri; il difficile è portarlo fuori, renderlo vivo e possibile. Ostacoli, veri o immaginari, paure, difficoltà, rinvii – perchè altro di più importante, impellente, urgente, s’ha da fare – hanno interrotto quel viaggio che tanto mi piaceva. Dentro le cose, attraverso la vita, negli occhi di chi osserva, tutto può diventare tappa indimenticabile e indimenticata. Allora riprendo, perchè la strada chiama con una voce d’acqua: s’insinua dapprima gorgogliante come un ruscelletto infine impetuosa come un fiume in piena che tutto travolge. A volte si creano dighe per fermare tanto furore ma l’acqua diventa immobile, stagnante, ferma. Nonostante tutto non ho ancora voglia di fermarmi.
E allora riparto. Ma piano, come un forellino nella diga, un filo d’acqua che scorre, lento ma inesorabile. Senza acquazzoni che possono dare nuova vita all’aridità ma in poco tempo tornano ad essere stagno.
A chi vorrà unirsi,anche solo per un breve tratto– il tempo di un caffè –posso solo augurareBUON VIAGGIO.


